Liceo “Volta”

Bacheca Sindacale Interna e RSS Feeds

Bacheca Sindacale Interna - RSS Feeds

Cos'è

  1. Questo servizio è dedicato ad ospitare le comunicazioni riguardanti la nostra scuola (RSU interna). Sono riportati anche i “feed” (formato di interscambio automatico per articoli) da CGIL FLC, CISL Scuola, USB.

Le notizie/comunicazioni da affiggere all’Albo Sindacale, assunte a protocollo dalla scuola, sono pubblicate in:

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Documenti Pubblicati A.S. 2022-2023:

 

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Rss Feed scuola.usb.it Le ultime notizie di scuola.usb.it

  • 4 aprile: sciopero USB Scuola. Tutti gli appuntamenti nelle città
    on 1 Aprile 2025 at 6:22

    Il 4 aprile USB Scuola sciopera contro un rinnovo contrattuale che determinerebbe di fatto un impoverimento dei docenti e del personale ATA, contro la chiamata diretta degli insegnanti di sostegno da parte delle famiglie, contro gli investimenti in armamenti che impediscono gli investimenti in scuola e istruzione e in ogni settore del servizio pubblico, contro la riforma degli istituti tecnici e professionali, le reazionarie linee guida per il primo ciclo, classiste e razziste, contro il mercimonio di titoli abilitanti, per l’assunzione dei precari in I fascia delle GPS e dei vincitori e degli idonei dei concorsi banditi per rinvigorire la Scuola Pubblica Statale. Le studentesse e gli studenti del nostro Paese hanno lanciato l’Allarme Rosso contro la Scuola di Valditara e dell’UE. USB Scuola non poteva che rispondere presente alla chiamata studentesca, perché solo l'unione delle lotte di lavoratori e studenti può abbattere un sistema sempre più aberrante! Invitiamo a scaricare, stampare e inviare ai propri contatti la locandina con tutti gli appuntamenti in programma! IL 4 APRILE LA SCUOLA, L'UNIVERSITÀ E GLI STUDENTI SCIOPERANO UNITI PER FORMARE UN MONDO DIVERSO!     QUI TUTTI GLI APPUNTAMENTI NELLE CITTÀ: Roma ore 9.00 MUR, ore 10.00 MIUR Torino ore 9.30 Piazza 18 dicembre Milano ore 9.30 USR ore 11 Prefettura Genova ore 9.00 Piazza de Ferrari Spezia ore 9.00 piazza Brini Bari ore 9.00 piazza Umberto Bologna ore 9.00 piazza Verdi Rimini ore 9.00 piazzale del Popolo Imola ore 9.00 prato della rocca Ravenna ore 7.30 piazza San Francesco Pisa ore 9.00 piazza dei Cavalieri Rieti ore 8.30 piazza Mazzini Monterotondo ore 9.00 piazza del Cigno Bracciano ore 7.30 stazione Pomezia ore 7.50 Liceo P. Picasso ore 15 Piazza Indipendenza Latina ore 8.30 Piazza del Popolo Potenza ore 9.00 piazza Zara Brindisi ore 17.30 piazza Vittoria Lecce ore 15.30 piazza Rudiae (3/04) Palermo ore 10 USR Firenze ore 9.00 Piazza D’Azeglio

  • Le armi della cultura o la cultura delle armi? Scuola e università verso lo sciopero del 4 aprile e l'assemblea nazionale del 5, per un contratto vero e per un mondo diverso
    on 31 Marzo 2025 at 9:17

    L'unico vero rilancio di idee, prospettive e futuro per le giovani generazioni di questo Paese dovrebbe passare, oltre che da milioni di posti di lavoro garantiti a pieni diritti e a pieno salario, da un ripensamento complessivo del sistema della formazione, dai primissimi anni di vita, passando per tutti i cicli scolastici, per arrivare allo studio universitario ed oltre. Ripensare tutto con la consapevolezza di ciò che ha funzionato e funziona e che ha reso solidi diversi aspetti del percorso di studio e di crescita di tanti ragazzi e ragazze, e di ciò che invece non ha funzionato e che da diversi decenni ha sistematicamente svilito il ruolo complessivo del sistema della formazione pubblica, per condurlo ad altri obiettivi, che oggi si mostrano palesemente: abbassamento del livello culturale e di coscienza, subordinazione estrema ai settori produttivi (con annessa scuola di precarietà), campagne ideologiche imperniate sul ritorno o il rinsaldamento dei valori dell'Occidente (un nuovo occidentalismo!) o sulla militarizzazione delle scuole, voluta confusione tra modernizzazione e imposizione rigida (con annesso grande mercato garantito) della digitalizzazione e delle nuove tecnologie (vedi PNRR). Un processo che sta investendo anche l’Università, sempre più stretta dentro un indirizzo bellico della Ricerca e una precarizzazione estrema, che oltre a negare il diritto ad un lavoro stabile per i precari, mina alla radice la libertà di Ricerca, valore irrinunciabile in sé. Tutto questo richiederebbe e richiederà un lavoro di analisi e di conoscenza di cui si vedono in giro alcuni barlumi e segnali, ma che dovrebbe portarci ad avere un'idea di una nuova scuola e di una nuova università pubblica. È tra i compiti che, come USB, ci siamo dati. Sono questi i motivi di carattere generale che ci hanno portato a indire, insieme e sulla base di un lavoro non nato ieri, una giornata di sciopero dei settori di università e scuola, per rispondere anche all'appello studentesco di Osa e di Cambiare Rotta. Uno sciopero che porterà in decine di piazze una protesta che dalle scuole e dalle università si estende al rifiuto del Rearm Europe come del Genocidio del popolo palestinese, contro le tragiche ipotesi che classi dirigenti avventuriste e immemori della storia del continente (altro che Occidente unico conoscitore della storia!) spingono con l'appoggio dei sistemi di disinformazione di massa e che per fortuna non sembrano produrre, almeno per ora, l'intruppamento collettivo che sperano. Ecco perché lo sciopero del 4 aprile è per noi così importante, come lo è ancora di più opporsi a una ipotesi di rinnovo contrattuale che, come per gli altri comparti di contrattazione, la sua scelta di politica economica l'ha fatta a monte, decidendo che più di un milione di lavoratori di questo comparto, devono avere "rinnovi" contrattuali che non recuperano neanche metà dell'inflazione. È quello che è già successo con il contratto delle Funzioni Centrali, sonoramente bocciato dal referendum che abbiamo indetto, ed è quello che tiene in sospeso i contratti di Sanità ed Enti Locali. Con l’aggravante di un comparto, quello di Scuola, Università, Ricerca ed AFAM, in cui è praticamente impossibile dare risposte alle lavoratrici e ai lavoratori anche sul piano normativo a causa dell’estrema eterogeneità della sua composizione. Come abbiamo detto più volte queste sono scelte, che non vogliono favorire tra lavoratori e beneficiari della scuola e dell'università lo sviluppo delle armi della cultura e del sapere, ma accettano passivamente di cedere alla cultura delle armi. Una cultura di morte e di distruzione, che sembra avere assoldato alcuni soggetti sindacali o non interessare altri, che quindi di fatto l'accettano. Per noi sono invece temi decisivi, come quelli che riguardano più direttamente i lavoratori e le lavoratrici dei settori, sui quali torneremo a scrivere nei prossimi giorni e che stanno dentro il percorso più generale di USB che vedrà nell’assemblea su salari e riarmo del 5 aprile: una tappa importante anche in funzione della saldatura di un blocco sociale, che parte dalle questioni estremamente concrete per rilanciare un diverso modello sociale.  

  • Le Nuove Indicazioni Nazionali non sono emendabili. Un motivo in più per scioperare il 4 aprile e votare USB alle elezioni RSU
    on 28 Marzo 2025 at 9:00

    Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha ritenuto necessario lasciare un tangibile segno del proprio passaggio mettendo mano alle linee di indirizzo didattiche per le scuole dell’infanzia e del primo ciclo, riscrivendo completamente documenti ampiamente condivisi dalla comunità docente e frutto di un lungo lavoro di confronto e ricerca. Questa volta, il coinvolgimento di associazioni di docenti, sindacati e rappresentanze del mondo scolastico è stato soltanto formale e un gruppo di commissioni disciplinari, per lo più di provenienza accademica, ha prodotto un corposo documento che gli insegnanti e gli esperti di didattica hanno immediatamente rigettato perché incoerente, non adeguato alle necessità della scuola italiana, scientificamente inconsistente e, in alcune sue parti, improntato a un’ispirazione etnocentrica, paternalistica e retriva. In seguito alla pubblicazione delle Nuove Indicazioni, il Ministero sostiene di cercare un confronto sui contenuti mediante una frettolosa consultazione di associazioni di categoria e un sondaggio telematico indirizzato alle scuole; di fronte alla levata di scudi su queste modalità, ha annunciato che amplierà nel questionario dedicato gli spazi per inserire commenti e critiche e che addirittura aprirà una casella di posta elettronica dedicata. Non sono queste le modalità con cui si costruisce una reale partecipazione ai processi di costruzione culturale di un Paese: la discussione deve permettere un reale confronto e non può essere condotta a partire da un documento ideologicamente connotato e reazionario. Chiediamo che si promuovano tavoli di lavoro realmente partecipativi per gli elementi delle Indicazioni Nazionali vigenti che effettivamente necessitano di una revisione. Sarà il mondo della scuola a richiederlo, mentre esige immediatamente di considerare le esigenze di studenti e insegnanti con un piano di investimenti e non di tagli, di valorizzazione e non di repressione del pensiero critico, di restituzione di quanto negli ultimi decenni, tra produzione cronica di precariato e aziendalizzazione dell’istituzione, con governi di ogni colore, nel silenzio delle organizzazioni sindacali complici, si è distrutto.  Invitiamo a rifiutare di prestarsi a consultazioni farsa e a mobilitarsi, a partire dallo sciopero nazionale che abbiamo indetto per la giornata del 4 aprile, e a votare USB Scuola alle ormai prossime elezioni RSU del 14-16 aprile

  • 4 aprile sciopero nazionale per dire no a un contratto scuola che ci rende più poveri e peggiora il lavoro di docenti e ATA
    on 24 Marzo 2025 at 10:18

    La dinamica contrattuale del Pubblico Impiego ha visto USB protagonista di una stagione di lotta che ha condizionato le scelte di CGIL e UIL nella non firma del contratto delle funzioni centrali, così come negli altri comparti della Sanità e delle Funzioni Locali. Il contratto scuola è l’ultimo in ordine di tempo ad essere discusso e coinvolge più di un milione di lavoratori tra i più sottopagati d’Europa, come chiarito dall’ultimo rapporto Ocse sugli stipendi dei docenti. A fronte di una inflazione al 16%, i contratti pubblici sono diventati semplici strumenti con cui si certifica la perdita del potere d’acquisto dei lavoratori del pubblico impiego. Attraverso la cosiddetta politica dei redditi, resa possibile dal sindacalismo collaborazionista, i contratti sono stati svuotati della loro natura di avanzamento economico e miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori. L’aumento del 5,78% proposto dal  Governo rappresenta una perdita del potere d’acquisto superiore al 10%. Oggi servirebbero 500 euro di aumenti netti per ridare dignita’ ai lavoratori della scuola, soldi veri frutto di contratti veri. Ma c'è di più. Con il rinnovo della parte normativa del contratto, il Governo intende valorizzare le figure dei tutor e degli orientatori,  con la creazione di un middle management capace di agire da intermediazione tra la dirigenza scolastica e il corpo docente. Scuola povera e gerarchizzata, questo è il modello proposto da questo nuovo contratto, nato morto prima ancora di essere discusso. Per queste ragioni, il contratto va rifiutato. Per queste ragioni, abbiamo risposto all'appello delle studentesse e degli studenti, convocando lo sciopero della scuola per il 4 aprile, con manifestazione in viale Trastevere e nelle principali città italiane. È il momento di passare dalla rabbia alla lotta per formare un mondo diverso. Lo sciopero del 4 aprile e le elezioni per il rinnovo delle RSU che si terranno dal 14 al 16 aprile in tutte le scuole del Paese sono due momenti chiave per tornare protagonisti e fare valere la voce della scuola pubblica statale

  • USB Scuola: verso lo sciopero del 4 aprile, per una nuova scuola pubblica statale
    on 21 Marzo 2025 at 16:54

    Il 4 aprile USB scuola ha proclamato sciopero e nella stessa giornata sciopera anche USB Università. È uno sciopero necessario contro una gestione autoritaria e retriva del dicastero dell'Istruzione che porta indietro di decenni da un punto di vista culturale, lavorativo e dell'inclusione. Con questo sciopero USB Scuola intende contestare la chiamata diretta dei docenti di sostegno che mette la didattica e l'inclusione in mano all'arbitrio delle famiglie, non rispettando le graduatorie e rendendo i docenti ricattabili. Scioperiamo per e con tutti quei precari che attendono l'immissione in ruolo dai molteplici concorsi banditi, sovrapposti gli uni agli altri, che hanno creato diverse graduatorie, con migliaia di idonei che hanno diritto alla stabilizzazione. Scioperiamo per un rinnovo contrattuale che restituisca dignità e potere d'acquisto alle lavoratrici e ai lavoratori della scuola statale, un aumento che recuperi l'inflazione reale al 17% e allinei i salari di lavoratrici e lavoratori italiani a quelli dei colleghi europei. Basta con la corsa al riarmo che toglierà risorse a scuola e università, fermiamo i venti di guerra alimentati dall’Unione Europea. Ma scioperiamo anche contro le nefaste riforme del ministro Valditara, dal 4+2 ai tecnici e professionali, che impoverisce ulteriormente i saperi, fino alle recenti linee guida per il primo ciclo, venate di razzismo e suprematismo. Ribadiamo le nostre richieste di sempre: abolizione di qualsiasi tipo di chiamata diretta dei docenti, trasformazione dell’organico di fatto in diritto, immissioni in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili, formazione gratuita legata all'assunzione, abolizione del PCTO. Scioperiamo con gli studenti di OSA e Cambiare Rotta che lottano per scuole e università che li formino realmente a costi accessibili, contro l’istruzione di classe che seleziona studenti e studentesse fin dalla scuola media, indirizzandoli ad un futuro di sfruttamento e figlio delle logiche di mercato. Invitiamo tutte le realtà sindacali conflittuali, i coordinamenti precari del sostegno e gli idonei dei concorsi ad unirsi a OSA, CAMBIARE ROTTA ed USB il 4 aprile nelle principali città del paese per ribadire la necessità di ricostruire una scuola pubblica che emancipi, liberi e non ci sottometta al mercato e alle aziende. Pratichiamo il conflitto, riprendiamoci diritti e dignità, ridiamo centralità alla scuola pubblica statale! Facciamo giustizia: formiamo un mondo diverso! Per adesioni scrivere a scuola@usb.it

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