Liceo “Volta”

Bacheca Sindacale Interna e RSS Feeds

Bacheca Sindacale Interna - RSS Feeds

Cos'è

  1. Questo servizio è dedicato ad ospitare le comunicazioni riguardanti la nostra scuola (RSU interna). Sono riportati anche i “feed” (formato di interscambio automatico per articoli) da CGIL FLC, CISL Scuola, USB.

Le notizie/comunicazioni da affiggere all’Albo Sindacale, assunte a protocollo dalla scuola, sono pubblicate in:

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Bacheca Sindacale Interna
Documenti Pubblicati A.S. 2022-2023:

 

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Rss Feed scuola.usb.it Le ultime notizie di scuola.usb.it

  • Valditara sospeso per razzismo, omofobia, patriarcato e incapacità gestionale. USB Scuola chiede le dimissioni del Ministro
    on 19 Novembre 2024 at 9:45

    Ieri, 18 novembre, per la presentazione alla Camera della Fondazione Giulia Cecchettin, il Ministro Valditara ha inviato un videomessaggio che conteneva anche questa affermazione: "Occorre non far finta di non vedere che l’incremento dei fenomeni di violenza sessuale è legato anche a forme di marginalità e di devianza in qualche modo discendenti da una immigrazione illegale“. USB Scuola rimane sconcertata dall'ascoltare parole del genere da chi è a capo del dicastero dell’Istruzione nell'esercizio delle sue funzioni. In un Paese in cui ormai gli organi disciplinari del MIM hanno la sanzione facile sulle opinioni dei docenti (il caso Raimo è solo quello più famoso, ma ve ne sono molti altri), infischiandosene della libertà di insegnamento e dell'art. 33 della Costituzione, il Ministro della Pubblica Istruzione  può lanciarsi in affermazioni a sfondo razzista, con la profondità di un discorso da bar, senza basarsi   su alcuna ricerca  statistica o su alcuna indagine seria. Non meno violente sono le azioni repressive su studentesse e studenti il cui pensiero si allontana dalla visione portata avanti dal Ministero e dal Governo: il libero pensiero critico mistificato come terrorismo e odio razziale da perseguire con ispezioni e azioni penali! Il Ministro mostra poi di non conoscere minimamente le "Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri", che il suo stesso dicastero ha adottato e che pongono l'Italia all'avanguardia, almeno sulla carta, sulla questione interculturale, fin dal 2006. Non vale nemmeno la pena di ricordare che il multiculturalismo è ormai la realtà delle nostre classi, composte da bambini, bambine, ragazzi e ragazze portatori di molte diverse storie e culture, che noi come docenti e lavoratori della scuola tutti abbiamo il dovere e il diritto di accogliere e fare dialogare. Questa è l'ennesima "scivolata" di un Ministro che non riesce proprio a nascondere una visione retriva e reazionaria e, purtroppo, anche razzista della società. Cosa ancora più grave quando si parla di violenza sulle donne, di relazioni uomo/donna, altro tema cruciale per noi che lavoriamo con chi è in crescita. Un tema trasversale a tutte le culture e società e tremendamente inerente a quella Italiana. Le affermazioni del Ministro sono ancora più inaccettabili alla vigilia del 25 novembre, giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne, durante la quale anche nelle nostre scuole, oltre che nelle piazze delle città italiane, verranno svolti momenti di riflessione e di elaborazione sul tema della violenza di genere e del femminicidio. Bene ha fatto Elena Cecchettin a ricordare che Giulia è stata uccisa da un italianissimo, “bravo ragazzo" bianco e di buona famiglia. Chiediamo le dimissioni del Ministro Valditara, perché il razzismo, l’omofobia e il patriarcato sono tra i problemi che la scuola pubblica statale deve provare a risolvere. Ma c’è di più. Quella portata avanti dal Ministro Valditara è un’articolata operazione politica di riformismo decisionista e verticistico, in perfetta continuità con quanto avviato dai governi del centro-sinistra, accompagnata dal fiancheggiamento di alcuni intellettuali organici. Con lui si dimetta ogni Ministro e parlamentare che non riconosce (o, peggio, non conosce) i valori inclusivi della Costituzione. Noi non abbiamo governi amici. Come abbiamo contrastato le politiche del centro-sinistra in tema di istruzione, adesso ci opponiamo a un Governo non solo incapace di rilanciare la scuola pubblica statale, ma che addirittura mostra un volto pericoloso e dannoso per la crescita dei giovani. Il 13 dicembre sciopereremo insieme a tutto il mondo del lavoro anche per portare in piazza la nostra richiesta di dimissioni del Ministro e per contrastare il Governo della guerra e dei tagli allo stato sociale.

  • Nuove posizioni economiche per il personale ATA. I sindacati firmatari di contratto tagliano fuori la platea dei 14.000 collaboratori scolastici internalizzati
    on 15 Novembre 2024 at 10:11

    Dal 14 Novembre 2024 al 13 Dicembre 2024 si parte con le domande per le nuove posizioni economiche per assistenti, operatori e collaboratori scolastici. Il Decreto Ministeriale n. 140/2024 prevede 1300 euro lordi l’anno per la prima posizione dell’Area degli Assistenti - 2.000 euro lordi annui per la seconda posizione dell’Area degli Assistenti - 800 euro lordi annui per l’Area degli Operatori - 700 euro lordi annui per l’Area dei Collaboratori scolastici, da corrispondere in 13 mensilità. Riscontriamo purtroppo che sono stati tagliati fuori 14.000 collaboratori scolastici internalizzati Ancora una volta i sindacati collaborazionisti chiariscono il loro odio verso questa platea di lavoratori/rici. Il vincolo dei cinque anni scolastici di anzianità tra tempo indeterminato e determinato, non tiene conto del pregresso svolto dai collaboratori scolastici internalizzati prima come lsu e poi alle dipendenze delle cooperative di pulizia. Si toglie a questa fetta di lavoratori/rici qualsiasi prospettiva di crescita professionale ed economica, nonostante i 25/30 anni di servizio in mansioni identiche a quelle dei collaboratori scolastici statali, già riconosciute nelle graduatorie d’Istituto e nel concorso di Internalizzazione. USB Scuola formalizzerà immediatamente una richiesta al MIM per chiedere che venga data anche a questa platea di lavoratori/rici, la possibilità di partecipare al bando per garantire uguali diritti nell'accesso alle nuove posizioni economiche.

  • USB organizza un corso di preparazione al concorso scuola PNRR2
    on 14 Novembre 2024 at 9:52

    Corso di preparazione per il concorso PNRR2 Rivolto a docenti di posto comune e di sostegno nella scuola dell'infanzia, primaria, secondaria di I grado, secondaria di II grado. Modalità di svolgimento: Il corso è interamente online e fruibile in modalità asincrona sulla nostra piattaforma formativa. Troverai videolezioni, dispense ed esercitazioni a cui potrai accedere in qualsiasi momento della giornata da pc, tablet e smartphone. Il corso è riservato agli iscritti USB e a chi si iscriverà contestualmente al nostro sindacato.   Le lezioni riguarderanno le seguenti discipline: •    Come studiare per un test a risposta multipla •    psicologia dello sviluppo tipico e atipico,  •    psicologia dell’apprendimento scolastico  •    psicologia dell'educazione,  •    didattica e metodologia, •    informatica  •    lingua inglese •    normativa scolastica. In caso di modifiche o integrazioni al programma di esame, verranno proposti ulteriori materiali di studio. Presenteremo il corso in due incontri dedicati uno ai docenti della scuola secondaria di I e II grado e l'altro ai docenti della scuola dell'infanzia e primaria, in modalità sincrona, comunque disponibile successivamente sulla nostra piattaforma. Per seguire l’incontro di proprio interesse è sufficiente collegarsi a questo link https://meet.goto.com/309969805 tramite PC, smartphone o tablet (lo stesso link è valido per entrambi gli incontri). Gli incontri si terranno: Secondaria di I e II grado giovedì 21 novembre alle ore 17 Infanzia e primaria lunedì 2 dicembre alle ore 17  Il corso è gratuito e riservato agli iscritti e a chi si iscrive a USB Scuola. Per iscriverti al corso di preparazione compila il modulo a questo link: preparazione concorso PNRR 2 Contatti: Lucia Donat Cattin 3936515389, scuola@usb.it

  • USB Scuola sempre dalla parte degli studenti, contro la guerra e chi la sostiene. In piazza il 15 e il 30 Novembre
    on 12 Novembre 2024 at 11:29

    USB Scuola sostiene lo sciopero nazionale studentesco del 15 novembre, convocato in occasione della Giornata internazionale dei diritti degli studenti. Contro un governo che ha scelto chiaramente la strada dell'economia di guerra, contro i Ministri Valditara e Bernini, esecutori della linea bellicista e liberista del Governo, che continuano a privatizzare e distruggere la scuola, l'università e la ricerca pubbliche, saremo al fianco delle studentesse e degli studenti per continuare a costruire un mondo diverso. Chiediamo l'abolizione immediata dei percorsi di PCTO. Mai più un ragazzo o una ragazza devono perdere la vita a scuola. Chiediamo investimenti seri per assumere tutte le lavoratrici e i lavoratori necessari a rispondere ai bisogni e agli obiettivi della formazioane pubblica e per migliorare le strutture che ospitano le scuole e le università. Vogliamo sia rispettata la libertà di pensiero. Mai più un lavoratore deve essere sanzionato per aver espresso la propria opinione. Intendiamo contrastare ogni forma di repressione del dissenso, studentesco e dei lavoratori. Alla criminalizzazione del movimento studentesco che in questi giorni diversi componenti dell'esecutivo stanno provando a costruire, rispondiamo che i veri criminali siedono tra i banchi di un governo che non ha alcuna intenzione di investire su scuola, università e ricerca. Scendiamo in piazza per continuare a esprimere la nostra posizione antimilitarista, per chiedere la fuoriuscita del nostro Paese dalla NATO e per opporci al genocidio sionista del popolo palestinese. Ai manganelli del Governo rispondiamo con l'unità di classe di studenti e lavoratori. Formiamo un mondo diverso! Il 15 novembre tutt* a Roma per sostenere la protesta studentesca! Il 30 novembre sempre a Roma per chiedere lo stop del genocidio palestinese e contro Israele e il rischio imminente di un allargamento del conflitto!

  • La morte nera è arrivata e ha sanzionato, con in mano il fascio littorio. Solidarietà a Christian Raimo
    on 8 Novembre 2024 at 9:39

    L’insegnante e scrittore Christian Raimo ha subito una sanzione disciplinare grave, tre mesi di sospensione con decurtazione dello stipendio, per aver paragonato il ministro Valditara alla morte nera di Star Wars, un'arma letale da eliminare. Queste affermazioni sono state fatte fuori dal proprio ruolo istituzionale, in una festa di partito, ma riprese e rilanciate dai Mass media. La sospensione arriva dopo un altro provvedimento disciplinare dovuto ad un'affermazione, durante una trasmissione televisiva, con cui Raimo rivendicava il diritto di opporsi anche fisicamente ai neonazisti. USB non può che esprimere a Raimo piena solidarietà: a noi è chiaro che il paragone con la Morte Nera di Guerre Stellari e Darth Vader voleva essere un'iperbole che descriveva gli effetti devastanti della politica del ministro dell’istruzione e del merito, non diversi da quelli avuti dall'operato di tutti i ministri di centro-destra e centro-sinistra che si sono susseguiti dai tempi della riforma Berlinguer ad oggi. Da tempo USB si esprime contro l’indegno codice di comportamento dei dipendenti pubblici, ripreso anche dagli ultimi due contratti firmati da Cgil, Cisl e Uil, che impedisce qualsiasi forma di critica, più o meno colorita, alla pubblica amministrazione, pretendendo di fare dei docenti degli yesman senza cervello. Il punto vero, è evidente, è l'affermarsi sempre più schiacciante di una politica repressiva verso i dipendenti della PA e in particolare dei docenti, coloro che hanno, tra le altre, la funzione di contribuire alla costruzione del pensiero critico dei giovani, e proprio per questo dovrebbero poter lavorare nella libertà di espressione del proprio pensiero, come da garanzia costituzionale. In questo contesto, la revisione del codice di comportamento dei dipendenti del MIM ha portato ad un inasprimento delle sanzioni, motivo per cui il Ministero ha potuto agire in modo così feroce. Ma non è una novità di questo governo: le politiche repressive nei confronti dei dipendenti pubblici, sul posto di lavoro e fuori da esso, vengono portate avanti indiscriminatamente da governi di ogni colore politico ormai da diversi anni nel silenzio pressoché totale delle organizzazioni sindacali "maggiormente rappresentative". Questo vale per il collega Raimo, come per molti altri, meno noti, puniti per le loro posizioni non allineate su Ucraina, Palestina, politica dell'UE e molti altri temi caldi. A loro, come al prof. Raimo va la nostra solidarietà. A tutti l'invito di lottare collettivamente, di pensare strategie comuni per contrastare questa regressione evidente del mondo della scuola italiana.   No alla repressione disciplinare del dissenso e della libera opinione, no al controllo della vita pubblica e privata fuori dall'aula, si ad una vera opposizione politica, collettiva e organizzata alla distruzione della scuola pubblica, dei saperi e della cultura, operata da tutti i governi e ministeri degli ultimi 30 anni.

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