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  • Chiamata diretta dei docenti da parte delle famiglie, nessuno stia in silenzio, Valditara va fermato. 4 aprile mobilitazione nazionale a Roma
    on 8 Marzo 2025 at 12:10

    Nella giornata del 7 marzo è stato pubblicato il decreto del MIM “Misure finalizzate a garantire la continuità dei docenti a tempo determinato su posto di sostegno per l’anno scolastico 2025/2026”. Si tratta di un decreto inaccettabile, una pietra tombale sulla scuola statale, l’inizio della chiamata diretta dei docenti da parte delle famiglie. L’insegnamento diventa un “servizio” che si offre all’utenza, i docenti diventano pedine nelle mani delle famiglie e dei dirigenti scolastici: qualsiasi azione educativa non condivisa dai genitori diventerà strumento di ricatto, ogni richiesta più o meno fantasiosa dei DS verrà assecondata, pena la non riconferma. Con un colpo di mano i titoli acquisiti e gli anni di servizio non hanno più alcun valore, le supplenze annuali assegnate in base alle graduatorie diventano marginali, persino la prima fascia, quella dei docenti specializzati, verrà scavalcata per assecondare la volontà delle famiglie che potranno chiedere la riconferma anche dei docenti non specializzati. Una chiamata diretta più ignobile di quella dei dirigenti scolastici voluta da Renzi: nel nome di una falsa continuità didattica si crea un sistema di clientele in cui la professionalità degli insegnanti lascia il posto al servilismo più becero. La continuità didattica si assicura solamente con la stabilizzazione del personale precario, con l’immissione in ruolo dei docenti di sostegno specializzati tramite concorso e graduatorie, tutto il resto è solo trasformazione della scuola in un luogo in cui bisognerà scendere a patti anche con la propria professionalità per ottenere una riconferma. Dopo questo provvedimento nessuno potrà sentirsi più al sicuro, anche i docenti di ruolo avranno lo stesso trattamento, con le famiglie che formeranno i consigli di classe dei loro figli e stabiliranno i “bravi” e i “cattivi” maestri. USB Scuola chiede l’immediato ritiro di questo decreto vergognoso, l’attivazione delle procedure di immissione in ruolo su tutti i posti vacanti e disponibili dalle prime fasce delle GPS e dalle GaE, l’ampliamento dei posti messi a disposizione per il conseguimento del titolo di specializzazione, la riduzione dell’oneroso carico economico per conseguire il titolo. Anche per questi motivi saremo in piazza il 4 aprile per una giornata di mobilitazione nazionale: Dignità e diritti per tutti i lavoratori e le lavoratrici della scuola! Dignità e diritti per i docenti di sostegno! Vogliamo una vera continuità didattica: vogliamo l’immissione in ruolo!

  • Istruzione e Ricerca. Si apre un contratto Scuola scadente, già scaduto e pieno di trappole: vogliamo salario, diritti e dignità
    on 27 Febbraio 2025 at 10:07

    L'apertura del contratto del comparto Istruzione e Ricerca, del quale abbiamo scritto pochi giorni fa, trova il mondo della scuola in un periodo di particolare caos, tra concorsi che si susseguono in maniera irrazionale, bandi PNRR che distribuiscono in maniera a volte bizzarra fondi ben più consistenti di quelli abituali, casi sempre più frequenti di scuole mal governate o semplicemente non governate, all'interno delle quali si sviluppa un clima malsano di lavoro, una condizione studentesca e giovanile che l'istituzione non riesce più di tanto a cogliere, aiutare e orientare. Chi  sembra non accorgersi di tutto questo è il Ministro Valditara, che procede in maniera decisa su una serie di fronti, in continuità con la cosiddetta riforma dell'istruzione tecnica e professionale, giunta alla parte attuativa, la riscrittura delle linee guida per le discipline e di quelle legate all'educazione civica (leggi codici di comportamento), dando spazio sempre maggiore ai soggetti esterni dentro le mura scolastiche, siano apparati militari o di polizia, mondo dell'impresa o del territorio, grandi imprese informatiche, coi loro enormi margini di guadagno sulla digitalizzazione della scuola. In questo quadro cosa potrà portare questo contratto nato già scaduto, trattandosi del rinnovo 2022-24?  Aumenti irrisori, intanto, dal punto di vista economico, in linea con le risorse  stanziate negli altri contratti dei comparti pubblici, uno solo dei quali si è chiuso, quello delle Funzioni Centrali, aprendo però il vaso di Pandora di un modello contrattuale che non regge più, quello della moderazione salariale e della accettazione supina del contratto per chi vuole partecipare ai tavoli di contrattazione di secondo livello. Su questo tema il comparto che comprende Scuola, Università, Ricerca e AFAM è il teatro di uno scontro pesante tra FLC CGIL e UIL, altrove alleate nella rivendicazione di democrazia sindacale, e qui invece protagoniste di linee divergenti, la prima con una posizione rigida sull'esclusione dai tavoli per chi non firma, nonostante la rappresentatività, che qualcuno ha chiamato "fascismo sindacale", l'altra ritagliandosi un ruolo di opposizione ma non riuscendo a fare il 2+2 del mettere davvero in discussione il sistema contrattuale concertativo. Tutto questo ovviamente interessa in maniera relativa i lavoratori della scuola che chiedono salario, organizzazione, organici, interventi strutturali sull'edilizia e la sicurezza sul lavoro, buoni pasto, arresto dei processi verticistici che stanno producendo una generazione di dirigenti scolastici inadeguati e incapaci di costruire consenso e collaborazione nelle scuole.  Questi problemi saranno risolti dal contratto? Noi non lo crediamo affatto, e pensiamo che tutti i sindacati firmatari dell'ultimo contratto, esclusa la CISL che ormai è sindacato di regime, saranno costretti a porsi queste domande.  E non varranno furberie o tatticismi, "intanto chiudiamo questo perché poi si apre subito il prossimo". No, anche nella scuola non è più tempo delle mezze risposte, il sistema va a rotoli.  Noi da tempo siamo convinti che serva l'alternativa, che bisogna rompere questo quadro. Le prossime elezioni RSU, che si terranno dal 14 al 16 aprile, giudicheranno la stagione contrattuale, che certamente non si concluderà per quella data, ma che da quel che ci sembra non intende neanche nelle intenzioni di chi governa e di chi detiene la cosiddetta maggior rappresentatività sindacale invertire le tendenze che abbiamo cercato di descrivere. Per noi la strada da percorrere è un'altra e le elezioni RSU rappresentano il primo appuntamento in ordine di tempo per percorrerla. L'obiettivo di USB Scuola è quello di essere sempre più presente all’interno di ogni istituto, per potere garantire al massimo i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, per il ritorno alla scuola dei saperi, contro la deriva burocratica sempre più forte e il sovraccarico di lavoro del personale ATA, sempre meno numeroso e sempre più anziano, contro quei dirigenti scolastici autoritari e dispotici, troppo spesso impreparati, contro un precariato sempre più maltrattato ed esteso, una grave e continua imposizione di vincoli e legacci che limitano e scoraggiano gli spostamenti dei docenti, e per ottenere stipendi adeguati e in linea con quelli dei nostri colleghi europei, a fronte di una previsione di aumento di un miserabile 5,78% con una inflazione certificata al 16%. Al governo chiediamo risorse e scelte radicalmente differenti. Alle lavoratrici e ai lavoratori chiediamo di supportarci, candidandosi con USB Scuola alle elezioni RSU e votando la lista presente nella maggior parte degli istituti del Paese.

  • USB Scuola – Avvio prenotazioni sportello mobilità 2025/26
    on 13 Febbraio 2025 at 15:00

    In attesa dell’Ordinanza Ministeriale di prossima pubblicazione, USB Scuola invita a prenotare la consulenza con lo sportello dedicato alla mobilità del personale docente e ATA per l’A.S. 2025/26 utilizzando il link https://form.jotform.com/240524562537355. Come di consueto, le consulenze sono gratuite e riservate agli iscritti e a chi si iscrive a USB Scuola. Per iscriverti vai su https://scuola.usb.it/iscriviti-online.html?settore=SCUOLA. Rammentiamo che è ancora possibile proporre la propria candidatura alle elezioni RSU 2025. Per maggiori informazioni invitiamo a consultare il la pagina https://scuola.usb.it/leggi-notizia/dalla-rabbia-allazione-candidati-con-usb-scuola-alle-elezioni-rsu-2025-0949.html

  • USB Scuola - Assemblea sindacale: Elezioni RSU 2025, Mobilità docenti e ATA 2025/26
    on 12 Febbraio 2025 at 12:07

          Per interagire usare la chat di youtube

  • USB SCUOLA - Assemblea online 12 febbraio ore 17 - 19
    on 4 Febbraio 2025 at 9:33

    USB P.I. Scuola indice per il 12 febbraio dalle ore 17 alle ore 19 una assemblea sindacale in diretta streaming, fuori orario di servizio, destinata al personale docente e ATA, con il seguente ordine del giorno: •  Mobilità Docenti e ATA 2025/26 Le novità alla luce del CCNI appena siglato Vincoli e deroghe per il personale docente • Elezioni RSU 2025 Dalla rabbia all'azione: Candidarsi con USB Scuola per Formare un mondo diverso! Invitiamo i colleghi a seguire l'incontro sul sito scuola.usb.it, sul canale Youtube USB Scuola e sulla pagina Facebook USB Scuola, dove sarà possibile interagire tramite messaggi. L’assemblea è a libero accesso sui canali sopra indicati, non verranno inviati link per il collegamento. L’assemblea è fuori dall’orario di servizio, per cui non verranno rilasciati attestati di presenza. In allegato la circolare in formato pdf per stampa e diffusione